Con gli interventi di
Leoncarlo Settimelli, Alessio Lega, Mario De Luigi, Felice Liperi, Mauro Pennazio, Susy Bellucci,
Sergio Bardotti, Nini Giacomelli, Bibi Bertelli, Michele Fedrigotti e Carlo Sinigaglia
Seguendo Virgilio Savona
lungo 50 anni di carriera
Il Quartetto Cetra irrompe tra le rose e i casti amori del panorama canzonettistico nazionale nei primi anni Quaranta, ed è subito un susseguirsi di successi, a base di swing e ironia: parodie, adattamenti, favole, filastrocche, metacanzoni, e non si tratta solo di disimpegnati calembour o di burleschi rifacimenti di opere liriche e letterarie. Con Virgilio Savona, Tata Giacobetti, Felice Chiusano e Lucia Mannucci inizia una rivoluzione che cambierà per sempre la canzone italiana.
Seguendo Virgilio Savona lungo oltre cinquantanni di carriera da autore, cantautore, produttore, sperimentatore, polemista arguto e appassionato è possibile ripercorrere mezzo secolo di musica, perché Virgilio non ha tralasciato niente, nel suo cammino: dal motivetto commerciale al cabaret intellettuale, dalla canzone civile a quella per linfanzia, dal jazz al folk, dal tango alla discomusic... Per questo il Club Tenco - che già gli aveva conferito nel 1994 il Premio per l'operatore culturale - ha voluto dedicargli nell'ottobre 2004 un intero convegno, di cui questo libro contiene le voci: sono quelle di Leoncarlo Settimelli, Alessio Lega, Mario De Luigi, Felice Liperi, Mauro Pennazio, Susy Bellucci, Sergio Bardotti, Nini Giacomelli, Bibi Bertelli, Michele Fedrigotti e Carlo Sinigaglia.
Completano il volume le appendici dei curatori Enrico de Angelis e Sergio Secondiano Sacchi: un indice alfabetico e un indice cronologico di tutte le canzoni di Virgilio Savona.
Lindice del volume
Introduzione (di Enrico de Angelis)
Nota alla trascrizione (di Annino La Posta)
NEI SEGNI DI VIRGILIO SAVONA
Erano i tempi dello swing (Leoncarlo Settimelli)
Sono cose delicate. La canzone politica degli anni 70 (Alessio Lega)
Le produzioni dessai (Mario De Luigi)
La parodia dentro e fuori il Quartetto Cetra (Felice Liperi)
LA CANZONE D'AUTORE PER L'INFANZIA
Lucia e Virgilio per allegri sentieri (Mauro Pennazio)
Figurine musicali (Susy Bellucci)
Larca di Vinicius e Endrigo (Sergio Bardotti)
Favole a pelo dacqua (Bibi Bertelli e Nini Giacomelli)
Sette veli intorno al re (Michele Fedrigotti e Carlo Sinigaglia)
APPENDICI
Le canzoni di Virgilio Savona. Ordine alfabetico
Le canzoni di Virgilio Savona. Ordine cronologico
Seguendo Virgilio, il disco di Ala Bianca, a cura di Enrico De Angelis
info disco: www.alabianca.it
Dagli anni 50 agli anni 80, tutti i filoni della multiforme produzione di Virgilio Savona sono stati rappresentati al Tenco 2004 anche in musica, sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, nelle inedite ed esclusive interpretazioni di alcuni fra i più importanti cantautori e gruppi italiani. Sotto lo stesso titolo di questo libro, Seguendo Virgilio, un album della collana I Dischi del Club Tenco, pubblicato da Ala Bianca, documenta le canzoni firmate Savona nelle esecuzioni dal vivo che questi artisti hanno preparato apposta per la 29ª Rassegna della canzone dautore.
La canzone più vecchia è del 1954 e ha un titolo profetico: Troppi affari, Cavaliere!. La esegue la Piccola Orchestra Avion Travel. Ormai un classico della canzone italiana, rifatto anche da Mina, è I ricordi della sera, che fu una celebre sigla televisiva nel 1961: al Tenco lha cantata Pietra Montecorvino. Deliziosa favoletta del 1963, attuale anche per la significativa ambientazione orientaleggiante, è Il cammello e il dromedario, per la voce di Petra Magoni con il contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Due spiritosi pezzi del 1964 sono Sette piccole streghe e Però mi vuole bene, che sono stati presentati rispettivamente da Samuele Bersani con il gruppo vocale delle Balentes e da Leonardo Manera.
La fine degli anni 60 vede Virgilio Savona impegnarsi anche, al di fuori del Quartetto Cetra, in una produzione di protesta e di satira, dal contenuto civile e in modo particolare antimilitarista, comè il caso di Sciabola al fianco, pistola alla mano, di cui si è impadronito per il Tenco Caparezza: è una ballata tratta da un album di grande spessore, Pianeta pericoloso, scritto da Savona nel 1969 e interpretato da Corrado Pani e Odìs Lévy. Dellanno successivo è uno straordinario lavoro che fu inciso da Giorgio Gaber: una raccolta di testi di autori latini adattati e musicati da Savona. Tra questi, Roberto Vecchioni ha scelto una poesia di Quinto Orazio Flacco contro la guerra, anchessa dunque di significato attualissimo: Dove andate?.
È invece un bel valzerone, ma in chiave tragicomica, il brano del 1971 che il gruppo piemontese Lou Dalfin ha deciso di tradurre e cantare in occitano: Evviva lo scopone, su testo di Leo Chiosso. Nel 72 Savona esordisce da cantautore in proprio incidendo un album pregno di indignazione politico-sociale: da questo disco il gruppo Macina/Gang ha scelto la canzone che gli dà il titolo, È lunga la strada, mentre Alessio Lega coi Mariposa ha tratto il brano Il testamento del parroco Meslier. Lo splendido filone della canzone per linfanzia, che Savona ha coltivato da sempre, è testimoniato da un brano tratto dallOpera delle filastrocche del 1984 su testi di Gianni Rodari, ovvero Le burle nellesecuzione di Carlo Fava. Uno degli ultimi lavori di Savona, infine, furono nel 1988 le musiche per unantologia poetica scritta e cantata da Michele L. Straniero: da questa raccolta il giovane Stefano Vergani ha scelto una canzone satirica, La vocazione.
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