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il libro / musica |
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Che ci crediate o no, il destino ci aspetta in ogni dove, e a quel dove ci accompagna sempre la musica del caso. Così succede che un ragazzo della provincia aretina, che ha mosso i primi passi nella banda del paese, si appassioni all'Irlanda, alle melodie celtiche e a certi strumenti quanto meno inusuali, come la cornamusa o il bouzouki. Succede che la famiglia l'assecondi con pazienza e che dalle sue parti giri parecchia buona musica, anche grazie a un locale, il Velvet Underground, dove il ragazzo esordisce alle uilleann pipes duettando con Pierre Bensusan e con John Renbourn, due mitici chitarristi. Succede che la passione riguardi non solo lui ma un gruppo di amici che si riunisce a casa di Alfredo il farmacista, detta Casa del Vento, e ne prenda il nome. Intanto poco più a nord nasceva un'altra band che il ragazzo - ormai uomo - vivrà per un lungo tratto: i Modena City Ramblers. Massimo Giuntini racconta qui i tanti episodi della vita in cui la musica l'ha spinto verso il proprio destino: dal set di "Gangs of New York" di Martin Scorsese, al quale ha collaborato anche per la colonna sonora, alle tournée in giro per l'Italia e il mondo con alcuni dei gruppi più combattivi e impegnati della scena indipendente italiana.
"Tornai dall’Irlanda con un practice set di uilleann pipes. Me l’ero procurato a Sligo, dall’artigiano Charles Roberts, nato nel Northumberland, che fabbricava diversi tipi di cornamuse, tra cui anche le smallpipes tipiche della sua terra d’origine. Trovai anche un metodo (ma in inglese) e soprattutto tanti tanti dischi e tantissimi cd, contavo molto sul mio orecchio. Fu l’occhio a tradirmi: fra i dischi che avevo preso ce n’era uno che aveva in copertina la foto dell’artista che imbracciava lo strumento (era “Shadow Hunter” di Davy Spillane) e passai molto tempo a osservarla: non sapevo nemmeno come manovrarlo, quello strano apparecchio, così andai per tentativi. Tipo: prendere il mantice, legarlo intorno alla vita tramite l’apposita cintura. Il mantice deve stare... – vediamo – sulla sinistra. Collegare la sacca al mantice. Un momento, è alla rovescia, com’è possibile? Riproviamo. Eppure nella foto è proprio così, qual è il problema? Un problema c’era, ed era impossibile venirne a capo da soli. Davy Spillane è mancino...".
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l'autore |
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Musicista e produttore, è nato ad Arezzo il 26 dicembre 1965. La sua carriera musicale ha inizio nelle bande musicali di Subbiano, il suo paese, e Bibbiena. Negli anni Ottanta forma il suo primo gruppo rock - i Goings, nel quale suona il basso elettrico - ed entra a far parte dei Pigheads. Nel 1990 inizia una lunga serie di viaggi in Irlanda, si appassiona alla musica celtica e agli strumenti di quella tradizione, che studierà e suonerà stabilmente negli anni a venire. Nel 1991 fonda, con altri amici musicisti, il gruppo di combat folk La Casa del Vento. Nel 1996 viene chiamato - insieme all’amico Francesco Moneti - a far parte dei Modena City Ramblers, con i quali inciderà gli album “Terra e libertà” (1997) e “Raccolti” (1998) e con i quali sarà in tournée fino all'ottobre 1998. Collabora con i MCR anche nel disco successivo “Fuori campo”. Ha collaborato, dal vivo e in studio, con molti grandi nomi della musica italiana e internazionale. Ha all’attivo - oltre a quelli già citati - sette album da solista, quattro con il suo ultimo gruppo, i Ductia, e quattro con i Whisky Trail, oltre a una decina di album come produttore. |
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eventi & news |
Massimo Giuntini e la sua cornamusa sono in giro per l'Italia, quest'estate 2017. All'Arezzo Celtic Festival (24 e 25 giugno), ad Amatrice (6 agosto), all'EIRE Festival di Bondeno (Ferrara, il 26 agosto). Tutti gli aggiornamenti potete seguirli sul sito ufficiale di Massimo Giuntini >>> |
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Massimo Giuntini ha preso parte alla registrazione di "Now is the Time", nuovo album di Roger Lucey, sessantenne musicista, intellettuale, regista e attore sudafricano, lungamente discriminato negli anni dell'apartheid per le sue posizioni in favore della libertà e contro il regime segregazionista. Massimo Giuntini ha suonato uilleann pipes, flauti, bouzouki e chitarra elettrica in alcuni brani - "All in the Heart", "When our Hearts were on Fire", "Days of Reflection" e "The Line", i primi tre liberamente disponibili sul sito del musicista toscano a questo link, ascoltateli: http://www.massimogiuntini.com/…/roger-lucey-now-is-the-ti…/
Complimenti vivissimi a Massimo Giuntini e lunga vita a Roger Lucey. |
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