Roger Caillois. Nasce a Reims, il 3 marzo del 1913. Poliedrico uomo di cultura, viaggiatore instancabile, stringe amicizia e collabora con Breton, Aragon, Tzara. Fa parte del gruppo surrealista, dal quale si "congeda" nel 1934. In Argentina - dove ha fondato nel 1941 l'Institut Francaise di Buenos Aires - incontra Borges e Neruda. Ritorna in Francia alla fine del conflitto mondiale ed entra nel comitato della rivista "Confluence". Nel 1948 istituisce presso Gallimard una collana di autori latino-americani. Fonda nel 1952 la rivista "Diogène", alla quale collaborano Adorno, Horkheimer, Marcuse, Kereny, Starobinsky, Levi Strauss, Foucault. Responsabile e dirigente dell'Unesco sin dal dopoguerra, è accolto all'Acadèmie Francaise nel 1972. Muore a Parigi, nel 1978. Tra le sue opere maggiori Il mito e l'uomo e L'uomo e il sacro..
Tomaso Cavallo.
Piemontese di lingua occitana, da trent'anni vive a Pisa, dove ha studiato e dove ora insegna storia della filosofia moderna presso l'Università. Traduttore dal tedesco e dal francese ha curato versioni di testi di Hölderlin (Feltrinelli 1991), Hegel (Ibis 1990), E. Bloch (Garzanti 1994; Marietti 1996), Kerenyi (Cortina 1994), Menard, Baudelaire (Ets 1997), Diderot (Tep 1998). Collaboratore di numerose riviste, tra cui "Critica marxista", "Il Ponte", "Iride", "Teoria", "Immediati dintorni", "Rivista di Estetica", ha pubblicato saggi sulla scuola di Francoforte, Nietzsche, Colli, Foucault, Machiavelli, Erasmo e Moro
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