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il libro / poesia |
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ma di vita ce n’è una
e di pillole tante
non sarà certo quella che mi prescrive
a farmi accettare tutte le altre
non so più quanti ce l’abbiano con me
e quanto io con te
ma è da quest’esame che mi fabbrico normalità
intanto sulla seggiola della sala d’attesa
vagliando le condizioni della resa
ho indossato il pennino della stilo
delle mie depresse voracità traccio il filo
il Nilo!
Caffè, sigarette e accendino, qualche libro sparso sulla scrivania, un disco che a volte sa di malinconia o di rabbia: puntuale l’ispirazione arriva, a volte è quella buona. Allora scrivo (a penna, sono geloso del primo abbozzo, deve essere il più personale possibile) e quando scrivo, il mondo è più leggero, etere impalpabile che per quante parole io possa usare, non riuscirò mai a imbottigliare.
Ripensandoci a freddo mi consolo pensando che non sarebbe poi una buona annata (è una dozzina d’anni che scrivo e non è mai una buona annata); tuttavia non posso smettere, chissà, magari sono solo manie di protagonismo, ma non riesco proprio a smettere... (Fiastro) |
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l'autore |
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Alberto Fiastrelli
(Treia - MC, 1981) |
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Consegue il diploma di maturità scientifica in quattro anni; uno lo ha passato al circolo garibaldino “Il giardinetto”, del quale è tuttora socio. Partecipa nel 2009 agli incontri del dopo-cenacolo poetico “La tribù delle pupille ardenti”. Non ha vinto nessun premio letterario. |
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