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il libro / narrativa |
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Ci ho imparato un po' di geografia, con la Panini; anche se Pro Patria non c'era, sulla cartina geografica, e nemmeno Spal. Papà mi aveva spiegato che la Spal stava in Emilia Romagna, ma non era una città. Era un acronimo. Tanto me l'ha citata, la soluzione di quell'acronimo, che ora non me la ricordo. Però da allora so dov'è Ferrara. |
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Un regalo inatteso e dalle dimensioni inusuali - diecimila lire in figurine! - apre questi racconti sull'infanzia e sulla forza delle piccole cose, scritti dal cantautore bresciano Beppe Donadio. I racconti sono collocati tra due campionati del mondo di calcio, quello d'Argentina 1978 e di Spagna 1982. Non perché questo sia un libro sul calcio: è che il pallone per i giovani maschi italiani ha un potere magico, e il massimo torneo internazionale rappresenta per molti una vera e propria iniziazione alla vita. Gli idoli del tempo, eroi dello sport o dei fumetti, fanno capolino da ogni pagina, insieme ai sogni e agli slanci di un'età libera e leggera. E a una città – Brescia – palestra di scontri e di avventure, dipinta come solo un vero cantastorie sa fare. |
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l'autore |
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Cantautore, autore e produttore artistico anche per altri interpreti, ha pubblicato gli album Merendine (2006),
Houdini (2008) e Figurine (2011). Questo libro reca appunto il titolo del suo terzo lavoro discografico, e ne segna il promettente esordio letterario: come nelle
sue canzoni, Donadio addomestica la parola e la piega al ritmo e alle esigenze del racconto con grazia e sense of humor, attento alle circostanze e alle sfumature della vita materiale così come alla suggestione e complessità dei sentimenti. Narratore di talento, Donadio conferma in questa raccolta la capacità di manovrare il linguaggio con lievità e precisione, sul filo di un'armonia interiore che si fa musica e misura.
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