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il libro / poesia  
FABRICA, di Biagio Cepollaro

FABRICA
di Biagio Cepollaro

ZONA 2002
pp.96 - EURO 8
ISBN 88 87578 49 4
Collana Scritture
diretta da Guido Caserza

 
"Un libro di transizione e di crisi, scritto fra il 1993 e il 1997, che Cepollaro pubblica quando la crisi, la frattura, è diventata ormai accoglimento, non più rifiuto, del passato, e quando la transizione si è già spostata, di un lustro ancora, oltre i Versi nuovi1. Escludendo la sezione prima, Come un prologo, datata 1989-1991, che ha funzione di cerniera rispetto alle prime due ante del trittico De Requie et Natura (Scribeide, 1985-1989; Luna persciente, 1989-1992), questa Fabrica comincia nell’anno in cui la vicenda del Gruppo 93 si conclude. Ne dice, nel suo “ringraziamento”, Cepollaro stesso, accennando anche al “tracimare polemico” che proseguirà fino alla chiusura, nel 1997, della rivista “Baldus”. Se ne potrebbe dire, qui, con la memoria del “compagno di strada”, di chi osservava, e discuteva, camminando accanto. Meglio rimanere accanto alle poesie, alle domande che ponevano e che ancora pongono". Dalla nota di Giuliano Mesa.

epistola della corda del basso

per scrivere sta attento a che il ritmo se ne stia
sotto e buono che la rabbia stia tutta nella corda
del basso mentre la voce articola il suono e sia

il suono a chiamare a raccolta il senso: il logos
tuo e di altri si scoprirà alla fine nel martello
del dire: questa è la poesia che puoi fare e basta

epistola dell’immanenza

per scrivere sta attento all’uso che non è diretto eppure
direttamente centra il maltolto. è un ago o anche pugnale
di concetto da piantare in mezzo al sistema dei transistor

colpendo la testa e dove porta. non è luddismo né ludico
gioco di parole: è un puntare al cuore presa mira nuova
a far fuoco se rigenera il fuoco alla fenice l’immanenza

della vita

 
 
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l'autore
Biagio Cepollaro nato a Napoli nel 1959, vive a Milano. Dopo un iniziale apprendistato (Le parole di Eliodora, Forlì, 1984) presso la rivista Altri Termini di Napoli, diretta da Franco Cavallo all’insegna del rinnovamento delle esperienze poetiche sperimentali degli anni ’70, si è dedicato, a partire dal 1985, alla stesura di una trilogia dal titolo De requie et Natura che lo ha impegnato fino al 1997. I primi due libri sono usciti nel 1993 (Scribeide, pref. di Romano Luperini, Piero Manni Ed.; Luna persciente, pref. di Guido Guglielmi, Carlo Mancosu Ed.). Fabrica è il terzo volume.
Negli stessi anni della stesura della trilogia, ha partecipato attivamente al dibattito letterario, come promotore del Gruppo 93 e come fondatore, con Mariano Baino e Lello Voce, della rivista Baldus. Sulle pagine di questa rivista ha elaborato la nozione di “postmoderno critico” come orizzonte della sperimentazione poetica dalla seconda metà degli ani ’80. è intervenuto in readings e convegni internazionali di poesia e suoi testi sono stati inclusi e tradotti in diverse antologie: Poesia italiana della contraddizione, a cura di Franco Cavallo e Mario Lunetta, Newton-Compton, 1989; Poesia e realtà, a cura di Giancarlo Majorino, Tropea ed., 2000; The Promised Land, Italian Poetry after 1975, a cura di Luigi Ballerini e Paul Vangelisti, Sun & Moon Classics, Los Angeles, 1999; Twentieth-Century, Italian Poetry, Toronto University of Toronto Press, 1993; Italian Poetry, 1950-1990, Dante University Press, Boston, 1996; Chijo no utagoe - Il coro temporaneo, a cura di A. Raos, trad. Andrea Raos e Taro Okamoto, Ed. Schichoska, Tokyo, 2001. è intervenuto con l’esposizione di un testo poetico in una sezione della XVII edizione della Triennale di Milano ed ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche (RAI-3 Suite; Radio Svizzera) e televisive (RAI 2, Serata contro i razzismi e RAI Educational, L’ombelico del mondo, La Storia, in Enciclopedia multimediale delle lettere, 2000). Su spartiti musicali di Giovanni Cospito ha eseguito suoi testi concertanti in performance per percussioni, soprano, voce, tape e live-electronic (Leonkart, Milano, 1996; Teatro Due di Parma, 1997). Con Nino Locatelli, Variazioni da Fabrica, lettura-concerto, Fondazione Mudima, Milano,1997.
Dal 1997 si è relativamente appartato dal dibattito e dall’ambiente letterario, dando inizio ad una diversa fase del lavoro creativo, fortemente centrato sulla dimensione etica della poesia, di cui una prima testimonianza è costituita dal libro Emendamento dei guasti (1998-99), Mazzoli ed., 2001, e un più corposo ragguaglio, Versi Nuovi, si attende per il 2003, presso Oedipus ed. di Salerno.
 
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