Con i testi di C. Abati, V. Bagnoli, R. Balò, F. Batini, M. Berisso, T. Binga, L. Bonamassa, P. Cademartori, L. Capanni, S. Cavedoni, M. Chiamenti, F. Cilento, D. Cipriano, C. Cuscianna, R. Degli Esposti, C. De Venuto, M. Di Bari, P. Gentiluomo, M. Giovenale, F. Landini, L. Magazzeni, N. Maroccolo, G. Marzaioli, A. Masala, G. Mesa, A. Mi, A. Nove, M. Palladini, E. Pinzuti, G. Primavera, A. Raveggi, Rapsodi, L. Sax, T. Scarpa, A. Scarponi, K. Sebastiani, A. Seri, M. Simonelli, S. Sproccati, C. Suzzi, S. Tessitore, I. Testa, R. Troiano.
LApparecchio di Junior è contro una guerra considerata non solo unico mezzo possibile di risoluzione di conflitti, ma oramai unico luogo degli interessi di un uomo e di una nazione che mirano al controllo finanziario e militare del mondo. Quello che si vuole è inscenare una contro-beffa alla beffa incessante dei padroni del mondo, come nelle migliori tradizioni, accentuando e metaforizzando i toni infantili di guerre a tavolino tra amici che improvvisamente si scoprono nemici, come in un gioco in barba allumanità.
LApparecchio di Junior risponde a un bisogno. Non necessariamente quello di prodursi in poesia engagé a tutti i costi, ma quello di voler stabilire o almeno proporre una condizione sociale in cui potere dellimmaginario e politica possano cooperare contro le sclerotizzazioni belliche. Riprendiamoci la finzione.
LApparecchio di Junior si concretizza in uninstallazione poetica e sonora, che viene accompagnata da una proiezione di un video prodotto da Graziano Staino. Attorno alla struttura, composta da poesie ed interventi di poeti, si creano reading e performance.
I doni dei poeti, le poesie esposte e contenute in questo volumetto, palesano un No deciso alla guerra, prendendo spunto dal rapporto ingenuo di un bambino nei confronti dei giochi di guerra, un bambino (George Jr.) che ha bisogno di un apparecchio che gli corregga il morso, che corregga il bombardamento reale in un bombardamento umanitario, poetico, civile. (Alessandro Raveggi / Istituto Charenton)
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