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il libro / poesia |
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ma queste escursioni botaniche
lasciamole ai dotti dei libri:
se sento, per caso, che vibri
per noi è un altro paio di maniche |
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Amorazzi raccoglie versi scritti in trent'anni e poco più, persi, ritrovati, raccolti fortunosamente
in case di amici, vecchi scaffali, memorie del computer salve
da incendi e rovine telematiche.
Protagonisti sono il linguaggio, la cura per le parole gelose,
il miracolo di una versificazione che pare del tutto naturale mentre mischia stili,
registri, lacrime
di coccodrillo, sbaffi d'inchiostro e urla primordiali con
la solita, anarchica, severissima verve del cantautore genovese. |
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l'autore |
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Max Manfredi
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Cantautore, attore
e scrittore, nasce
a Genova nel mese
di dicembre.
Ha pubblicato
sei dischi e tiene concerti un po' dappertutto. Come scrittore
ha dato alle stampe quattro libri. www.maxmanfredi.com/
foto autore: Manuel Garibaldi |
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eventi e news |
GENOVA - Teatro Garage, Sala Diana -
3 e 4 febbraio 2017
FAUSTUS di e con Max Manfredi
e con Mirco Menna, Massimo Sannelli, Lucia Vita, Gaia Sommariva, Luca Valerio, Marco Spiccio e Manuel Garibaldi. Musiche non originali trattate dal maestro Claudio Lugo ed eseguite dal vivo da Stefano Agnini e Claudio Lugo. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Sipario Strappato di Arenzano (dove andrà in scena, al teatrino, il 4 marzo. Sarà anche
replicato, e rielaborato, per il Teatro Calvino di Imperia durante una serata speciale nel mese di maggio).
Posto unico 12 euro, ridotto 9 euro
Info e prenotazioni:
Teatro Garage
via F. Casoni 5/3 b
16143 Genova
tel. e fax 010.51.14.47
tel. 010.899.49.76
info@teatrogarage.it
"Faustus" di Max Manfredi condensa, e finalmente realizza, un lavoro almeno trentennale di ricerca e di scrittura, del tutto solitario, finora, e quasi segreto, dell'autore; integrando (e anche disintegrando) i testi di Marlowe e dell'edizione tedesca di Spies (uno dei primi libri stampati in Europa) con una partitura elastica fatta di suoni, di musiche rigorosamente non originali (dalla tradizione rinascimentale. a Bach e Fauré, a Roberta Flack e Silvia Salemi), di versi poetici, di calembour teatrali, di luci povere-ma-belle.
Il tema di Faustus viene ridotto al minimo, cioè alla lettura scenica del testo marlowiano, purgato degli intermezzi spuri e comici, ridotto a un dialogo fra l'uomo – che non voleva essere un uomo – e il dèmone – che non vorrebbe essere un dèmone (con figure disturbanti), che in
certo modo ricorda il teatro dell'assurdo, ma soprattutto non fa che sottolineare e ribadire l'assurdo del teatro, e la sua necessità intransitiva e musicale (“non fui io a fare musica col mio Mefistofele”?). Anche un omaggio ruvido, accorato, smaliziato, al dèmone (diavolo o daimon che sia ) inteso come “malattia infantile” – o almeno adolescenziale – del percorso artistico.
Faustus, Mefistofele, Elena, Old Man – il vecchio di buona volontà che cerca di convertire Faustus (come si converte un linguaggio in un altro) -più un Wagner (il nome dell'allievo di Faustus in Marlowe) moltiplicato almeno per tre, a “far funzione” di scolari, dèmoni, paradiso e tutto quel che ci vuole e manca. |
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